In Europa le differenze di reddito disponibile nei vari Paesi costituiscono un elemento essenziale per capire quali città sono più adatte alla crescita del mercato dei monopattini
In Europa le differenze di reddito disponibile nei vari Paesi costituiscono un elemento essenziale per capire quali città sono più adatte alla crescita del mercato dei monopattini
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Il futuro potrebbe essere dei monopattini elettrici. O, se non proprio il futuro, almeno una fetta della mobilità sostenibile. A dirlo è uno studio di Boston Consulting Group (Bcg) che incrociando una serie di parametri – dal reddito disponibile alla densità della popolazione, dall’apertura all’uso delle bici, al clima, al numero dei giovani – ha individuato circa 750 città “ideali” nel mondo per lo sviluppo di questo nuovo sistema di trasporto urbano: oltre il doppio di quelle in cui è attualmente verificata la presenza dei monopattini elettrici.
Una situazione che porta gli analisti di Bcg a quantificare in circa 30 miliardi di dollari il mercato potenziale del settore a livello mondiale.
Mercato in forte espansione
A spingere questo modello di trasporto sono vari fattori: la crescente attenzione alle tematiche ambientali, la necessità (o la voglia) di trovare un’alternativa ai mezzi pubblici per ridurre al minimo i rischi di contagio in epoca di coronavirus, le crescenti limitazioni delle amministrazioni cittadine all’utilizzo dell’auto, da Milano a Londra fino alle metropoli Usa. «In risposta a questa situazione – si legge nel report di Bcg –, il mercato dei monopattini elettrici, o e-scooter, è migliorato in modo significativo negli ultimi anni e a dimostrarlo è sia la loro presenza in circa 350 città di tutto il mondo, sia gli investimenti che le aziende stanno effettuando per superare i vincoli operativi legati al loro sviluppo.
Lo studio di “How E-Scooters Can Win a Place in Urban Transport”, di Boston Consulting Group, ha studiato i potenziali sviluppi di quello che rappresenta uno dei fenomeni di consumo con la crescita più rapida a livello mondiale ma anche uno dei più controversi: «mentre alcune città stanno limitando il loro utilizzo, con vincoli creati in funzione soprattutto della convivenza con gli altri mezzi di trasporto e con i pedoni, i leader del settore continuano ad incassare miliardi e i finanziamenti fluiscono senza sosta».
Vita più lunga e batterie sostituibili
I monopattini elettrici sono andati incontro ad una serie di migliorie che rendono i modelli di seconda generazione più robusti e con un ciclo di vita più lungo rispetto ai modelli precedenti (raddoppiato dai 12 ai 24 mesi di utilizzo), nonché dotati di nuovi elementi intelligenti come i sensori anti-vandalismo. Il prossimo livello di innovazione riguarderà le batterie, che saranno sostituibili in stazioni di ricarica poste in vari punti della città dove gli utenti potranno cambiarle in cambio di credito di viaggio, analogamente a quanto già avviene per il rifornimento delle auto nelle app di car-sharing.
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