Sono 10.464 i tamponi giornalieri (che portano il totale a 939.820) con la percentuale tra tamponi effettuali e nuovi casi positivi che scende a 1,5%

Sono 10.464 i tamponi giornalieri (che portano il totale a 939.820) con la percentuale tra tamponi effettuali e nuovi casi positivi che scende a 1,5%
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In Lombardia, la regione più colpita dal virus, sono 92.675 i casi di coronavirus dall’inizio dell’epidemia: +157 (di cui 94 a seguito di test sierologici) rispetto a ieri, quando erano stati +216. Sono 10.464 i tamponi giornalieri (che portano il totale a 939.820) con la percentuale tra tamponi effettuali e nuovi casi positivi che scende a 1,5%. Ieri erano stati 11.475, con il rapporto tra tamponi effettuati e nuovi casi positivi a 1,9%. Il totale dei decessi sale a 16.534: +18 rispetto a ieri, quando erano stati +36. Scende il numero dei ricoverati: 1.537 (-136), mentre i malati in terapia intensiva sono stabili a 60.
Milano rimane la provincia lombarda più colpita dal virus con 24.061 casi totali (+43 rispetto a ieri, quando erano stati +52) di cui 10.230 nel capoluogo (+22 rispetto a ieri, quando erano stati +18).
Vittorio Demicheli, direttore sanitario Ats Milano: “Numeri piccolissimi ma in molte regioni si è segnalato un leggero aumento. È dovuto alla ricerca più intensa tramite screening come i test sierologici. Più qualche focolaio attivo. Più della metà dei nuovi casi sono positi trovati dopo test seriologici, quindi vecchi: sono debolmente positivi, con una carica virale che probabilmente non è capace di contagio. Anche se deve rimanere la prudenza e il distanziamento fisico”.
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