Il “rimbalzo” dei prezzi, tornati quasi ai livelli pre-Covid, è stato determinato dalla ripresa delle attività economiche e dalla risalita dei consumi.
di Celestina Dominelli
Il “rimbalzo” dei prezzi, tornati quasi ai livelli pre-Covid, è stato determinato dalla ripresa delle attività economiche e dalla risalita dei consumi.
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Da ottobre per le bollette di luce e gas delle famiglie servite in maggior tutela arriva una stangata: +15,6% per la luce e +11,4% per il gas secondo l’ultimo aggiornamento trimestrale diffuso dall’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente (Arera). Il “rimbalzo” dei prezzi, tornati quasi ai livelli pre-Covid, è stato determinato dalla ripresa delle attività economiche e dalla risalita dei consumi. Nel complesso, nel 2020 la famiglia tipo, che ha consumi medi di energia elettrica di 2700 kilowattora l’anno e una potenza impegnata di 3 kilowatt e consuma, lato gas, 1400 metri cubi annui, potrà godere di un risparmio complessivo di circa 207 euro l’anno rispetto al 2019.
Il traino della ripresa dei consumi
Cosa è successo? Dopo il crollo dei prezzi sui mercati all’ingrosso dell’energia, fortemente impattati dall’emergenza coronavirus, la ripresa dei consumi, sostenuta dalla ripartenza delle attività economiche, ha portato a un graduale rialzo delle quotazioni, più evidente nel mercato del gas e della CO2. E questo ha ovviamente determinato una variazione dei prezzi sul mercato elettrico.
La dinamica dei prezzi
In sostanza, nel terzo trimestre 2020 il prezzo unico nazionale dell’elettricità, che è il prezzo di riferimento dell’elettricità rilevato sulla Borsa elettrica italiana, punto d’incontro tra domanda e offerta, risulta pari a 42 euro per megawattora contro i 25 del secondo trimestre, con un aumento del 70 per cento. Per quanto riguarda il gas, invece, il prezzo a termine rilevato nel mercato all’ingrosso e utilizzato per l’aggiornamento della tutela è aumentato del 96% nel quarto trimestre rispetto a quello precedente e riflette sia la stagionalità dei consumi (andiamo verso i mesi più freddi) sia il miglioramento delle aspettative sulla ripresa dell’economia.
Cosa aumenta nella bolletta elettrica
Ma come è variato il prezzo da trimestre a trimestre? Per l’energia elettrica, l’aumento è legato esclusivamente alla componente materia energia con un impatto del +15,6% sul prezzo finale della famiglia tipo: in altri termini, è cresciuta del 17,6% la voce energia ed è calata del 2% quella sul dispacciamento – che è l’attività attraverso cui il gestore della rete elettrica Terna assicura l’equilibrio del sistema -, mentre sono rimasti inviariati gli oneri generali (con cui paghiamo, attraverso la bolletta, le attività di interesse generale per il sistema elettrico nazionale) e anche le tariffe regolate di rete (trasmissione, distribuzione e misura).
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